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Italian Youth Forum: proposte concrete dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO

3 min di lettura

L’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO nasce nel 2015 per supportare le attività della Commissione Nazionale Italiana, ad oggi conta più di 300 giovani tra i 18 ai 35 anni in tutta Italia e si appresta a vivere la terza edizione dellItalian Youth Forum, programmato per sabato 27 marzo 2021.

Per l’occasione abbiamo intervistato Andrea Croci, 28 anni, Rappresentante AIGU Regione Emilia Romagna.

Cosa ci aspetta quest’anno all’Italian Youth Forum di Parma?

Quest’anno, per ovvie ragioni, il Forum si trasferirà integralmente online. Registreremo in diretta da Parma, nella splendida cornice del Labirinto della Masone, e proveremo ad arrivare nelle case di tutte le persone interessate. Declineremo il tema dello sviluppo sostenibile in 5 talk tematici su ambiente, educazione, cultura, sostenibilità alimentare e rigenerazione urbana. Con noi dialogheranno illustri ospiti nazionali e internazionali.

Concretamente quali saranno le proposte per gli “attori” che interverranno al Forum?

Ai nostri ospiti abbiamo chiesto di portare la loro testimonianza e di confrontarsi con noi e con il nostro punto di vista su temi importanti.

Per una visione d’insieme sulle riflessioni e sulle proposte alle quali abbiamo lavorato, non posso che rimandare al Manifesto Next Generation You. Nel frattempo, però, mi piacerebbe anticipare quella che è forse la più trasversale tra le nostre proposte in tema di politiche giovanili, ossia l’adozione da parte dell’Italia di una legge sul modello gallese del Well-being of Future Generations. L’idea è quella di istituire un Commissario per le future generazioni che svolga un ruolo di supporto e monitoraggio nei confronti di enti pubblici e istituzioni. Questa figura, in una duplice prospettiva, avrebbe il compito di evitare che decisioni a lungo termine possano compromettere le possibilità di sviluppo e garantire, al contempo, voce in capitolo alle giovani generazioni.

In cosa consiste il Manifesto “Next Generation You”?

In un impegno concreto e congiunto di buone pratiche, approcci metodologici e soluzioni operative sui temi della sostenibilità alimentare, della rigenerazione urbana, della cultura e dell’educazione. È il frutto di mesi di lavoro e confronto tra le ragazze e i ragazzi dell’Associazione, giovani under 35 provenienti da tutta Italia, con competenze e vissuti estremamente eterogenei e trasversali. L’obiettivo è quello di consacrare le soluzioni proposte in un documento ufficiale condiviso da tutti i protagonisti, che presenteremo nei prossimi mesi al Governo nell’ambito del Piano Nazionale di ripresa e resilienza.
Con quel “You” abbiamo voluto mettere al centro le persone, che saranno le vere protagoniste del Manifesto e dovranno esserlo anche del grande piano di rilancio Europeo.

In un periodo come questo che ci sta letteralmente paralizzando, che valore ha la “connessione” con gli altri ragazzi?

Ti rispondo dicendo che il team di lavoro per il Forum si divide tra vere e proprie metropoli e aree interne del Paese. “Grazie” a questo particolare periodo abbiamo scoperto risorse sensazionali e instaurato connessioni nuove e potentissime. Tuttavia, credo che il rischio di abituarsi a rapporti umani mediati, e sviliti, da uno schermo debba essere tenuto in grande considerazione. Questo genere di connessioni sono potentissime ma non possiamo vivere di esse, ben venga quindi la sana voglia di riappropriarci dei nostri spazi e di quella socialità fisica che tanto ci sta mancando.

Quali nuove sfide attendono i ragazzi della vostra Associazione?

Questo Forum vuole a tutti i costi essere un punto di partenza e non di arrivo, questo è il mantra che ci ripetiamo da tempo. Lo dobbiamo in primis a noi stessi, perché in questi strani tempi ci siamo resi conto di avere risorse e potenzialità incredibili. Lo dobbiamo poi alla nostra generazione, costretta a fare i conti con uno dei periodi più delicati della storia. Il lavoro portato avanti in vista del Forum proseguirà verso nuovi progetti, a partire dai quattro temi che verranno approfonditi sabato e saranno oggetto del Manifesto. Per questo vi darei appuntamento al 27 marzo per il terzo Italian Youth Forum.
E a questo proposito, prima di salutarci, lasciatemi ringraziare davvero di cuore tutte le ragazze e i ragazzi che in questi mesi hanno lavorato anche di notte, in condizioni mai semplici e con una disponibilità commovente, per ideare, curare, ripensare, riprogrammare questo evento e il futuro di questa Associazione.

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