Terzo Settore

La nascita di generazione lucana

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Nel 2018, nel momento in cui la città di Matera e la Basilicata fremevano per l’anno da Capitale Europea della Cultura, un gurppo di giovani lucani si è chiesto: qual è il destino dei giovani lucani? Quale sarà il destino della nostra terra?

Mossi dalla voglia di costruire il nostro futuro in Basilicata ma anche dalla voglia di essere partecipi del destino della nostra Regione, ci siamo convinti che era il momento di dare il nostro contributo. La nostra grande rabbia scaturiva dal fatto che, pur in un momento molto favorevole per la Basilicata, che gode oggi di una visibilità internazionale mai conosciuta prima, grazie anche alla straordinaria crescita di Matera quale meta turistica tra le più ambite nel panorama culturale internazionale, moltissimi giovani non riescono a trovare un ecosistema favorevole per studiare, lavorare e vivere in Basilicata. Ci siamo chiesti perché accade ciò, perché la Basilicata è una delle terre più afflitte dall’emorragia giovanile ed è uno degliecosistemi meno ospitali per i giovani. Abbiamo sentito la necessità di intraprendere un nuovo percorso, una nuova visione condivisibile. Per questi motivi è nata Generazione Lucana, prima come gruppo informale, poi come associazione di scopo. Sin dal primo istante, è stata chiara la doppia missione che avremmo portato avanti, assieme a molti giovani attivisti lucani che pian piano si sono aggregati a questo progetto:

• Connettere e ascoltare i giovani lucani, per comprenderne i bisogni e il potenziale inespresso;

• Proporre una nuova stagione di politiche giovanili, per trasformare la Basilicata in una terra più a misuradi giovani.

E’ nata così l’idea del “primo raduno informale dei giovani lucani”, in sede e fuori sede: un momentoaggregativo, di conoscenza, di condivisione e ascolto. Per far ciò abbiamo anche iniziato a costruire una rete virtuale dei lucani, in sede e fuori sede, per conoscere la risorsa più importante della Basilicata: le persone, le giovani menti sparse in regione e nel mondo. Per ricordare e ricordarci quanto ognuno di noi rappresentiuna potenziale opportunità per l’altro, per creare nuovi percorsi e nuovi progetti, sia in sede che fuori sede.Dal primo raduno dei giovani lucani è nato anche l’Impegno per la Basilicata; un documento programmaticoche permettesse di strutturare la ripartenza della politiche giovanili sulla base di 8 aree di intervento:

Laborinto – orientamento al mondo del lavoro;
Intraprendo – orientamento alla cultura imprenditoriale;
M’ immagino – curare immagine e il racconto di Sè
2020 e oltre – il futuro della Basilicata dopo il 2019 può dipendere da noi

BeninComune – valorizzare i Beni Comuni e i Beni Culturali prendendosene cura e costruendo progetti sostenibili e di utilità sociale

MiAssocio – creare o aggregarsi ad associazioni culturali e di volontariato, per crescere personalmente e professionalmente

InEuropa e nel Mondo- progetti e opportunità dall’Europa per studiare, fare volontariato e lavorareall’estero

Amministro – servono giovani amministratori pubblici per far crescere il nostro territorio

Il passo successivo al raduno è stato dettato dalla necessità di voler incontrare i giovani lucani. Per conoscere, confrontarsi e parlare della propria terra. Nasce così l’idea del tour ‘’prendiamoci un caffè e parliamone insieme’’, un modo informale per chiacchierare, ideare, conoscere e scambiare buone pratiche. Passando da un paese all’altro abbiamo conosciuto giovani fantastici, con tanta voglia di mettersi in gioco, abbiamo scoperto nuove e diverse realtà territoriali. Ogni paese e città, per quanto piccolo o grande, ci ha raccontato la sua storia, i suoi pregi, i suoi problemi. Il tour ci ha permesso di ascoltare tante storie e diraccogliere suggerimenti, spunti di riflessione, problemi e soluzioni in un unico documento: “il dossier sullepolitiche giovanili 2019/2027. Il l° tour ci ha permesso di incontrare informalmente oltre 300 giovani lucani. Ad oggi abbiamo visitato circa 41 Comuni della Basilicata, raccogliendo gli stimoli e i suggerimenti giusti perla stesura del dossier. L’obiettivo principale è di tipo progettuale. Il dossier raccoglie una serie di proposte evisioni per ricondurre la Basilicata a essere un ecosistema per giovani in cui avere e poter cogliere differenti tipologie di opportunità: partendo dallo studio, sia attraverso iniziative volte a permettere a tutti di esprimere la propria creatività e le proprie abilità. Una Regione in cui sperimentare nuove forme educative, nuove forme aggregative, nuove metodologie per aiutare i giovani a crescere sia nella sfera personale che professionaleAbbiamo inoltre provato a stimoalre i giovani lucani attraverso lo strumento della gamification, grazie a diverse associazioni che lavorano sull’educazione non formale. Nell’Aprile del 2019 è stato presentato infatti RegeNERACE 2049, il prim gioco di cittadinanza attiva per tutti i giovani della Basilicata; uno strumento per permettere alle comunità locali di giocare e riattivare i giovani del posto attraverso un grande gioco urbano

GLI OBBIETTIVI DI GENERAZIONE LUCANAL’associazione Generazione Lucana:

• è nata con l’intento di incrementare il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei giovani in Basilicatanei prossimi anni, perché la nostra regione diventi una terra più a misura di giovani, affinché possano esprimere liberamente le loro capacità creative, possano aggregarsi e fare comunità, creando nuove opportunità per il futuro e facendo esperienza di partecipazione civica

• vuole favorire una nuova stagione di politiche giovanili in Basilicata, in linea con le direttive europee, conle leggi regionali in vigore e secondo le esigenze delle comunità di giovani lucani in materia di animazione culturale, creazione di comunità e di reti, progettazione partecipata, contrasto alle dipendenze e

all’individualismo, educazione alla cultura d’impresa, supporto all’ingresso nel mondo del lavoro eformazione professionale continua di qualità;

• vuole favorire la contaminazione culturale e sociale tra giovani lucani e giovani italiani ed europei, grazie ainiziative organizzate in loco e alla promozione delle mobilità, anche attraverso le opportunità messe in campo dalla Commissione Europea;

• vuole sostenere le idee innovative dei giovani e vuole diffondere una mentalità aperta e unatteggiamento pro-attivo nei confronti del cambiamento, anche grazie all’aiuto di educatori, mentori, artisti e creativi provenienti da altre esperienze e contesti socio-culturali, per la creazione di nuovi progetti di forte impatto sociale, culturale ed economico per i territori e la collettività.

LE AZIONI DA INTRAPRENDERE SUL TERRITORIO LUCANO PER FAR RIPARTIRE LE POLITICHE GIOVANILI

Grazie all’analisi dei dati e agli incontri avuti sul territorio regionale, abbiamo constatato una mancanza diinformazione e formazione. I giovani sono lasciati a loro stessi, intrappolati nell’apatia dei nostri tempi e neldisinteresse della vita politica. I problemi che oggi la politica non può ignorare sono: I neet (Nel 2017 il 31,5% dei giovani lucani tra i 15 e i 29 anni è considerato nella condizione di Neet, in aumento rispetto al 30,7% del 2016); I giovani Iperconnessi e fuori controllo (I ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo sulle chat, 6 adolescenti su 10 dichiarano di non poter più fare a meno di WhatsApp, confermandosil’app più amata tra gli adolescenti visto che il 99% lo utilizza ogni giorno, il 93% si scambia i compiti attraverso il gruppo-classe e il 70% chatta in maniera compulsiva); la mancanza di orientamento al mondouniversitario e al mondo del lavoro e l’esodo e il controesodo (Nel 27,9% dei casi chi si trasferisce all’esteroha un diploma di scuola superiore, con una leggera prevalenza degli uomini ,il 28,2% contro il 27,6% delle donne).

All’interno del Dossier sulle politiche giovanili, scaricabile gratuitamente sul sito: www.generazionelucana.it ci sono diverse azioni che l’associazione Generazione Lucana si impegna a portare a termine.

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