Il giovane pasticciere Francesco Genovese si qualifica ai Campionati Europei di Pasticceria.
Da un’immagine delicata e potente come quella di una rosa sfiorata da una farfalla con i colori dell’alba, nasce “Alba”, una scultura in cioccolato che non è solo un capolavoro estetico ma anche un simbolo carico di emozione e significato. A firmarla è il talento originario di San Cipriano Picentino, Francesco Genovese, che con questa creazione si è aggiudicato il primo posto alla selezione nazionale del Regno Unito. Un trionfo che lo proietta direttamente tra i protagonisti dei prossimi Europei di Pasticceria, in programma a Parigi il 18 e 19 gennaio 2026, primo passo verso l’ambitissima Coppa del Mondo di Pasticceria a Lione nel 2027.
Dietro il trionfo c’è molto più di una tecnica sopraffina. C’è una storia di dedizione, di sacrifici, di radici che non si spezzano. Francesco vive da sette anni nel Regno Unito e, nonostante la giovane età, ha già alle spalle esperienze prestigiose, come i cinque anni trascorsi al The Fat Duck, ristorante tre stelle Michelin riconosciuto tra i migliori al mondo, e da due anni ricopre il ruolo di Head Pastry Chef presso la pasticceria di Harrods, a Londra.
Francesco non ha mai smesso di sentirsi parte della comunità di San Cipriano Picentino, che oggi lo applaude con fierezza. Porta con sé il calore della sua famiglia, la memoria dei profumi di casa, l’amore per la sua terra.
L’opera “Alba” è ispirata e dedicata alla sorella Rosalba, figura centrale nel suo percorso affettivo. “Alba” fonde tecnica e poesia, la rosa, la farfalla, la luce del nuovo giorno: elementi che diventano linguaggio, che raccontano con delicatezza e potenza la visione di un giovane pasticciere che vede nell’arte dolciaria uno strumento per emozionare.
Da San Cipriano Picentino al palcoscenico internazionale, la storia di Francesco Genovese è quella di un talento salernitano che con la vittoria nella selezione britannica rappresenta il primo, decisivo passo verso l’ambito riconoscimento mondiale, con il sogno di portare il Regno Unito – e con esso un po’ di Campania – sul tetto della pasticceria mondiale.